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Edgar Wind (1900-1971) fu uno stretto collaboratore di Aby Warburg e continuò i suoi studi sulla sopravvivenza dell'antico nell'arte del Rinascimento. Nel 1933, in seguito all'avvento del nazismo in Germania, trasferì la Biblioteca Warburg a Londra per poi lasciarla definitivamente nel 1945 in seguito ai forti contrasti con il suo direttore, Fritz Saxl, riguardo all'impostazione da dare alle ricerche dell'istituto. Formatosi durante i tumultuosi e prolifici anni della Repubblica di Weimar, ma influenzato anche dal pragmatismo americano, Edgar Wind dedicò la sua intera attività di studioso a un solo tema: la Verkörperung, il prendere corpo delle idee metafisiche di un'epoca nella pittura e scultura. Il focus principale delle sue numerose pubblicazioni, edite e inedite, si concentrò sul Rinascimento italiano, ma non mancarono studi su altri periodi. Gli argomenti filosofici e teologici, come quelli letterari e alchemici, ovvero tutto l'universo spirituale rinascimentale, per Wind prendevano corpo nelle opere dei grandi artisti italiani attraverso la loro capacità tecnica e immaginativa di trasporre il pensiero in immagine. Nutrito da ricerche d'archivio e studi che spaziano dalla storia delle idee ai temi di carattere iconologico e filosofico (di cui l'ampia bibliografia dà testimonianza), il presente volume è una biografia sulla vita e le opere di questo studioso che, più di ogni altro, restò vicino al pensiero di Warburg.